IL ROTARY PER I GIOVANI E LE COMUNITÀ – IL XII CONGRESSO DISTRETTUALE

 

 

Molti sono probabilmente convinti che eventi come il congresso annuale del Distretto siano concepiti ad uso della piccola schiera di rotariani che si impegna nella gestione quotidiana dell’associazione. O che il congresso sia l’occasione per ritrovarsi a celebrare insieme ancora una volta i riti del Rotary a conclusione dell’annata.

Niente di tutto questo può descrivere la sostanza del congresso che Alberto Azzolini ha organizzato per la fine del suo mandato e il passaggio delle consegne al nuovo governatore.

Il programma prevedeva, e ha mantenuto oltre le migliori aspettative, diverse occasioni per riflettere sui cambiamenti in atto nella società in cui operiamo, interagendo da vicino con personalità – spesso non rotariane – impegnate in prima fila a misurarsi con quei cambiamenti.

Chi ha a cuore soprattutto il destino dell’associazione, ha trovato negli interventi della rappresentante del presidente internazionale – Martha Peak Helman, trustee della Rotary Foundation – i dati e le riflessioni più schiette su come il Rotary sta “cambiando pelle” mantenendosi fedele alle proprie radici e rinnovando, con investimenti cospicui nella formazione di giovani talenti in molte parti del mondo, l’impegno per la pace.

Chi riconosce il ruolo che la cultura può e deve continuare a svolgere anche nella nostra associazione, ha trovato nel dialogo tra Alberto Azzolini e Guendalina Middei – insegnante, autrice e influencer (Professor X) da cinquecentomila follower – molti spunti utili per orientare i giovani e i meno giovani a coltivare la lettura, in particolare dei classici.

Chi è curioso, o magari angosciato, per i cambiamenti tecnologici e geopolitici in atto ha trovato nella lucidissima sintesi di Tommaso Ghidini, ingegnere-filosofo dell’Agenzia Spaziale Europea, informazioni esclusive e aggiornamenti di prima mano su cosa ci possiamo aspettare da qui al 2040, e delle misure che si rendono necessarie per salvaguardare nel nuovo scenario la libertà e l’autonomia dei paesi europei.

Chi, per qualunque motivo, è interessato alle ricerche in corso in ambito medico e clinico, ha trovato nella relazione di Elena Cattaneo, professoressa di bioscienze presso l’Università degli Studi di Milano e senatrice a vita, la conferma dell’impegno che migliaia di giovani ricercatori, in Italia e nel mondo, mettono in quegli studi e nelle loro applicazioni.

Il congresso naturalmente è stato anche l’occasione per mostrare, con numeri e slide eloquenti, l’intensa attività svolta dal governatore e dalla sua squadra nel corso dell’annata, soprattutto a vantaggio dei giovani e della comunità. (G. Pancaldi, RC Bologna Est)