“La crisi climatica globale e locale, situazione e prospettive”

Relatore al Club, lo scorso 18 febbraio, il dottor Vittorio Marletto sull’importante e quanto mai attuale tema della crisi climatica.

Il mondo è sempre più caldo, possiamo notare che anche in Emilia-Romagna sono aumentati i giorni con temperature maggiori di 30°C e il clima “non è più lo stesso”. Gli eventi estremi provocano sempre più danni attraverso ondate di calore, siccità, alluvioni e, fortunatamente, gli allarmi riescono a limitare perdite di vite umane.

La causa è complessa. Da un secolo usiamo energia in quantità sempre maggiore con 100 milioni di barili di petrolio consumati giornalmente. Si emette CO2 in grandi quantità alterando il clima terrestre. La Cina dal 2000 ha aumentato enormemente l’uso di carbone e la CO2 è passata da 280 parti per milione del periodo preindustriale alle attuali 420.

Le responsabilità sono diversificate: un cittadino africano produce 3t di CO2/anno, un europeo 9, un cinese 9.8 e un americano 17,2.

Per valutare il futuro si usano modelli matematici che però dipendono dai dati che vengono introdotti nel sistema, dati che le equazioni differenziali che governano la meteorologia sono irrisolvibili senza il coinvolgimento delle nostre costanti discrezionali.

Vittorio Marletto ci ha dato alcune linee guida per porre un freno a tutto questo:

– Limitare le emissioni di gas serra.

– Adattarsi per adeguarsi col minimo danno.

– Usare fonti rinnovabili e accumulo di energia con batterie.

– Prefiggersi la produzione di energia al 100% con fonti rinnovabili.

– Favorire i motori elettrici che hanno un’efficienza notevolmente superiore al motore termico.

L’Italia si sta muovendo bene ed è passata da 25 a 35 MW di produzione col fotovoltaico, inoltre sta sviluppando, dove possibile, l’uso dell’eolico.

 

Qui le slide della presentazione:

La crisi climatica 18 febbraio 2025_VITTORIO MARLETTO